Meteo
Giovedì Venerdì Sabato
Home Gela San Giuseppe

San Giuseppe


San Giuseppe è il santo patrono per eccellenza della famiglia, a Gela la ricorrenza si caratterizza per una manifestazione rituale di grande coinvolgimento popolare, “I ceni i San Giuseppi”, meravigliosi altari e banchetti votivi in suo onore.
Diversi giorni prima della festa, numerose famiglie si dedicano all’allestimento di straordinari “altari” sui quali sono sistemate statuine e immagini del Patriarca e della Sacra Famiglia.
Gli altari sono decorati con fiori, ricami, ramoscelli di alloro, mirto, aranci e pani votivi, questi ultimi lavorati con tale maestria da sembrare “scolpiti”.
Nel primo pomeriggio del 18 marzo, la cena deve essere allestita e pronta per l'esposizione al pubblico. Non deve mancare proprio nulla. Le portate, i dolci, la frutta, le bottiglie di vino di botti diverse, tutto deve essere armonicamente apparecchiato e distribuito secondo un rituale antico.
Su due grandi tavoli, posti ai lati dell'altare, devono stare tre grandi canestri (uno per ogni componente la Sacra Famiglia), contenenti i ceci e le fave abbrustolite. In un tavolo posto a sinistra dell'altare, le "scacciate" con la salsa e quelle con l'uovo oltre che, le "impanate" (tre per ogni poverello) e le verdure di tutti i tipi.
Sul davanti dell'altare, proprio entrando nel locale dove è apparecchiata la cena, sta una tavola imbandita con tre posti a sedere. Sul tavolo stanno tre piatti vuoti con relative posate, tre oviere dove saranno poste tre uova sode, tre fette di limone e la frutta, preferibilmente tre fette di anguria. Su una sedia, proprio davanti alla tavola imbandita, viene posto un vassoio per le offerte in danaro dei visitatori, che poi andranno ai tre poverelli.
Per tutto il pomeriggio, fino alla mezzanotte è un via vai di gente (è usanza visitare almeno sette cene) che, meravigliata osserva quel ricco assortimento di pietanze e constata di persona che nulla, nella cena, manchi.

In disparte alcune donne recitano il rosario, altre formulano voti di guarigione confidando direttamente nel Santo Patriarca che alla cena è presente spiritualmente; altri ancora si congratulano con la famiglia del miracolato o della miracolata per la grazia ricevuta e per la generosità dei doni e delle pietanze presenti nel banchetto.


 

Pubblicità
Promozione Gratuita
inserisci la tua azienda all'interno del nostro portale
Chi è online
 2 visitatori online