Mestiere antico e un tempo molto diffuso a Gela è quello dei calafati, artigiani di grande talento dediti alla riparazione delle imbarcazioni di piccolo o grosso tonnellaggio. Tutti i calafati operavano in una carpenteria attrezzata, ubicata nei pressi della vecchia dogana. I calafati chiudevano le fessure delle barche con stoppa di canapa e poi, con un pennellone chiamato “a lanata”, spalmavano di catrame bollente le parti già coperte con la canapa.
Ai calafati, oltre al compenso pattuito, il proprietario della barca o del bastimento, durante la lavorazione, forniva anche la colazione che normalmente consisteva in pane casereccio, sarde salate, olive, formaggio e vino.
I numerosi velieri mercantili e pescherecci che operavano nella nostra città avevano la manutenzione assicurata da questi grandi artigiani di talento sopraffino e di grande esperienza.
I velieri commerciali (bastimenti) avevano il fasciame chiodato e rivestito in rame e avevano stazze fino a 250 tonnellate. I bastimenti, per la manutenzione del fasciame, del rivestimento in rame o per essere calafati, invece di essere tirati a secco, venivano inclinati su un fianco tirando con verricelli a contrasto fra l'estremo superiore dell'albero ed un ancoraggio a terra.