La prima fase del processo di costruzione è la progettazione e rientra nelle competenze attuali del mastro d’ ascia, anche se nel passato essa si basava essenzialmente sulla realizzazione diretta, sulla scorta delle tecniche e delle esperienze acquisiste e maturate nel cantiere.
Elemento essenziale da cui partire è il “mezzo garbo”, che nella forma riproduce la mezza sezione maestra della barca da costruire. Su di esso vengono segnati dei punti numerati, che permettono la corretta sagomatura di madieri e staminali del corpo centrale dello scafo.
Fondamentale nel processo costruttivo è la scelta del legno, che presuppone una profonda conoscenza del mastro d’ ascia in questo campo. Nella costruzione di un’ imbarcazione vengono utilizzati differenti tipi di legno. La cinghia e le ordinate, parti che sono sottoposte alle maggiori sollecitazioni durante la navigazione richiedono l’ uso di legno molto resistente e tradizionalmente viene utilizzata la quercia. Per il fasciame laterale si usano invece legni resinosi che consentono una maggiore impermeabilità dello scafo.

Dopo aver reperito e selezionato la materia prima e definito il progetto di costruzione, si passa ad impostare l’ imbarcazione, con la posa a piombo di tutti quegli elementi che costituiscono la base, ossia la cinghia, il capo di ruota e il dritto di prua, facendo ricorso ad una serie di puntelli. Successivamente vengono “posate” le ordinate, partendo dal centro della barca e proseguendo alternativamente verso poppa e verso prua. Cinghia e ordinate costituiscono la struttura portante dell’ imbarcazione, vengono assemblate ad incastro e piantati successivamente con chiodi zincati. Per queste parti i legni sono la quercia siciliana e il rovere. La realizzazione della tavola di cinta e la sua sistemazione nella parte superiore della barca, irrigidisce l’ intero sistema delle ordinate. Quindi vengono chiuse la poppa e la prua e si definiscono i particolari all’ interno della barca. La parte esterna si completa con la fasciatura delle fiancate laterali. Segue la messa in posa del fasciame di coperta. Le tavole del fasciame vengono definitivamente fissate con chiodi zincati, ribattuti e incavati entro la superficie del legno in modo che, effettuata la stuccatura se ne eviti il contatto con l’ acqua salmastra. Realizzata la struttura dello scafo, si esegue il calafataggio, che serve ad assicurare una perfetta impermeabilità.
Un tempo veniva realizzato mediante l’ utilizzo della pece, stesa al di sotto della linea di galleggiamento, oggi sostituita da più mani di minio di piombo e dall’ inserimento negli interstizi del fasciame di corda e di canapa, utilizzando un mazzuolo di legno. Si procede, infine, alla stuccatura e alla pittura.

Le attrezzature più utilizzate durante la costruzione delle imbarcazioni sono: l'ascia, il mazzuolo, le palelle, la pialla a filo, la pialla a spessore, la sega a carrello e la sega a nastro.