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Palamita


Palamita                                                                     <<torna indietro

Nome scientifico: Sarda sarda

Nome dialettale: Mpiriali, palammita

Descrizione: Corpo simile a quello dei tunnidi e degli scombridi, specie di medie dimensioni, va dai 2 ai 5 kg come taglia commerciale, di colore bluastro sul dorso con 7-9 linee nere oblique che scendono dal dorso in avanti. Il ventre è biancastro. Ha due pinne dorsali ravvicinate, di cui la prima ha profilo triangolare ed è molto ampia, mentre la seconda e breve, pettorali e ventrali sono piccole, l'anale è in linea con la seconda dorsale, ed il tratto che va dalle due pinne fino alla caudale, bilobata ed appuntita, presenta 8,9 pinnule dorsalmente e 6-8 ventralmente. Le forme giovanili si nutrono di zooplancton, quelle adulte cacciano Clupeidi (acciughe e sardine), giovani cefali, aguglie e costardelle; i denti sono appuntiti.
E’ una specie che vive in banchi e compie ampie migrazioni.
La riproduzione avviene in primavera ed in estate e la maturità sessuale è raggiunta a due anni di età.La palamita può raggiungere 80 cm di lunghezza e 10 Kg di peso, ma è frequente sui mercati attorno ai 2 Kg di peso.

Riproduzione: La deposizione delle uova avviene durante il mese di Maggio, Giugno.

Area di pesca: Mediterraneo. Predilige il mare aperto, specie epipelagica e fortemente migratoria, si avvicina alle coste soprattutto durante il periodo riproduttivo.

Stagionalità: Si pesca soprattutto nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno.

Sistemi di pesca: La palamita viene pescata con le tonnare fisse e con le tonnare volanti, ma anche con reti da traino pelagico e reti derivanti dette palamitare.
Abbocca facilmente anche alla traina sia con esca viva, sia con esca artificiale.Molto apprezzata anche dai pescatori sportivi.

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